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archivio > Archivio sulla sinistra>12 intorno ad un osso (Battaglia comunista, n. 14, 6 - 13 aprile 1949)

aggiornato al: 08/09/2012

Battaglia comunista, n. 14, 6 - 13 aprile 1949
Un bell'articolo sulla nascita del  Patto Atlantico, siglato a Washington il 4 aprile 1949 dalle seguenti dodici nazioni: U.S.A., G.B. Canada, Francia, Italia, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Danimarca Islanda, Norvegia.
La guida era americana e la veste antirussa; la Russia a sua volta costituì il  Patto di Varsavia.
 
12 intorno ad un osso
 
Il fatto che i 12 cani grossi del Patto Atlantico abbiano solennemente giurato di difendere come un corpo ed un'anima sola la civiltà cristiana, la giustizia, la libertà e chi più ne ha più ne metta, non toglie nulla all'altra realtà: che i cani stanno fin da ora litigando intorno all'osso e all'eventuale polpa ad esso attaccata.
Da quando si è cominciato a trattare per il Patto (e la faccenda continuerà dal momento in cui lo si è firmato), le diverse alte parti hanno discusso ― ben più che dei superiori interessi della difesa del «patrimonio comune», ― della difesa della propria pellaccia. Pronti a stringersi in un vincolo diplomatico comune, ciascuno si è preoccupato di dimostrare non già che le proprie sorti potevano e dovevano essere sacrificate a quei famosi ed altissimi ideali, ma che questi ideali sarebbero stati difesi soltanto difendendo i suoi confini. L'Inghilterra ha cominciato col dire che la difesa della civiltà cristiana e della democrazia coincideva con la difesa dell'isola: era quello il bastione della libertà, perché era il rinnovato arsenale produttivo europeo. I Pirenei da una parte, la Manica dall'altra erano le linee di resistenza, per gli inglesi, della democrazia, della libertà, degli immortali principii. Di opposto parere è la Francia: che diavolo, da quando gli immortali principii hanno cominciato a circolare per il mondo, la loro difesa coincide con la difesa della Francia, la frontiera del loro sacrario è il Reno, anzi qualche passo più avanti, e magari, nel Sud, le Alpi. L'Italia, a sua volta riammessa nel circolo dell'alta politica, è pronta a dimostrare, in base ai suoi titoli di culla di dio sa quante civiltà, che la frontiera della libertà è segnata dalle Alpi orientali e da Trieste.
Ma per salvare la pelle non basta stabilire che il confine della civiltà coincide coi confini della propria giurisdizione statale: bisogna anche stabilire che coincide col proprio armamento. L'Inghilterra ha detto: sono stata la prima a rimettermi in piedi dopo la guerra, merito di essere difesa come il baluardo della civiltà atlantica: fornite soprattutto me, e rifornitemi di aeroplani. Ha ribattuto la Francia: il sacrario della libertà è Parigi, circondatelo di carri armati prima che di aeroplani, ma proteggete prima di tutto lui. E vedrete che l'Italia troverà modo di dimostrare che la sua marina o la sua aviazione sono chiamate dalla storia dalla geografia e dal diritto a difendere non solo Roma ma Atene, le due culle della civiltà, libertà, giustizia, ecc. ecc.
Di tutto questo, dopo il brindisi del neonato Patto Atlantico, si disputerà a porte chiuse a Washington, nuovo sacrario della libertà. E siccome chi pesa su tutto non sono i vecchi sacrari ma il nuovo, sarà la tesi americana a prevalere, la tesi di due guerre mondiali e, logicamente della terza. Cari amici, la guerra fatela concretamente voi, la carne da cannone mettetecela voi, da parte nostra daremo macchine e bombe e superbombe; ma, se dovesse avvenire che i tradizionali sacrari della libertà crollassero uno dopo l'altro e i confini dell'avversario giungessero all'Atlantico e sulle sponde occidentali dell'Inghilterra, non dimenticate che il sacrario vero della libertà ce l'abbiamo noi a Washington e i confini della sua difesa sono qui. Siamo dunque noi quelli che devono decidere, in ultima istanza, come, dove e quando difendere la libertà.
E i 12 approveranno con un cenno umile del capo, lietissimi di poter, frattanto, vendere a buon prezzo la propria tartassatissima carne da cannone.
 
Battaglia comunista, n. 14, 6 - 13 aprile 1949