Cerca nel sito



 


archivio > Archivio sulla sinistra>Dall'America (Prometeo, n. 37, 15 settembre 1930)

aggiornato al: 09/12/2007

Prometeo, 15 settembre 1930

 

Quando si costituisce formalmente a Pantin, nell'aprile 1928, la Frazione di Sinistra del Partito Comunista d'Italia consta di quattro Federazioni: una in Belgio a Bruxelles, una a Parigi (composta da tre sezioni), una a Lione (che centralizza il lavoro verso Marsiglia e l'Italia) e  una a New York.

La Federazione di New York è composta di 9 compagni e ad essa è legato il gruppo simpatizzante di Filadelfia.

Quanto pubblichiamo è la dichiarazione della Federazione di New York contro l'espulsione di Amadeo Bordiga dal P.C.d'I.

Su Prometeo che uscì ininterrottamente in lingua italiana dal 1928 al 1938 (ad esso si affiancò dal 1932, come rivista teorica Bilan in francese) sono spesso presenti lettere, comunicazioni e scritti della Federazione americana. La lingua italiana in cui si esprimono questi proletari può essere zoppicante, ma quello che non zoppica è la loro carica classista e rivoluzionaria.

Ancora, sulle posizioni della sinistra comunista, uscì, dopo la conclusione della seconda guerra mondiale ( nei tardi anni quaranta ), a New York  The Internationalist  dove si trovava la pubblicità delle altre pubblicazioni della sinistra comunista: battaglia comunista e Prometeo per l'Italia, L'Internationaliste per la Francia e L'Internationaliste per il Belgio.

 

 

 

DALL'AMERICA

 

protestate contro l'espulsione del comp. Amadeo Bordiga

combattete per il comunismo

lottate per la Frazione di Sinistra

 

Compagni proletari:

Dietro istruzioni della direzione centrista del movimento del Partito Comunista, i burocrati, imponendosi al Partito Comunista d'Italia, hanno espulso dalle sue file il Compagno Amadeo Bordiga.

L'accusa contro questo intransigente lottatore della Rivoluzione Comunista Internazionale, e che fu appena rilasciato dalle prigioni e dall'esilio sotto il regime fascista, è quella di «Trotskismo». Sotto la maschera di questa ipocrita accusa ogni burocrate del movimento centrista nasconde il suo disprezzo per la democrazia interna del partito, la quale assicura le iniziative e lo sviluppo del movimento comunista. Sotto il manto di questa falsa accusa, ogni burocrate stipendiato, o candidato a tale posto, ogni revisionista nel movimento, cela il suo profondo antagonismo con i principi e gli insegnamenti di Marx e Lenin.

Con il grido di «Trotskismo» i dirigenti dell'apparato centrista perseguitano ed espellono dal movimento, non solo il Compagno Bordiga, ma centinaia dei migliori elementi rivoluzionari del Partito Comunista d'Italia, i fondatori, i costruttori del Partito nel tempo più difficile, i compagni che si schierarono attorno all'Opposizione di Sinistra. Non solamente in Italia, ma attraverso tutta l'Internazionale Comunista, nell'Unione dei Soviet, come pure in America, in Francia, in Germania, ecc. i comunisti militanti più attivi, che lavorarono con Lenin e Trotsky durante l'eroico periodo dell'Internazionale Comunista e della guerra civile, sono stati espulsi dalle file dei rispettivi partiti.

Ogni militante rimasto fedele ai principi ideologici per i quali fu fondata la Internazionale Comunista è stato espulso dal partito dai demolitori, dai distruttori del movimento comunista. Il proseguimento e la pratica di un opportunista, burocratico e avventuriero, del corso politico nel movimento ufficiale  del Partito, ha richiesto la denominazione di «Stalinismo». Funzionari dall'alto al basso, senza abilità e preparazione, hanno portato per risultato lo sviluppo di una sempre più profonda crisi nel movimento comunista mondiale.

Alla radice di questa crisi, sono gli errori dei capi che hanno causato la sconfitta del proletariato tedesco nel 1923, delle insurrezioni della Bulgaria e dell'Estonia nel 1923 e 1924, del movimento del proletariato inglese del 1926 e della Rivoluzione Cinese del 1927.

Il ritardo della rivoluzione mondiale ha acutizzato le contraddizioni nello stato proletario dell'Unione dei Soviet circondato dalle potenze capitaliste.

I centristi (gruppo Stalin) e l'ala destra (Bucharin, Lovestone, Brandler) aggravano questa crisi e sviluppano la teoria revisionista di fondare il Socialismo in un solo paese, la quale contrasta con la concezione marxista della rivoluzione internazionale; del partito degli operai e contadini che contrasta con la concezione classista del proletariato, la subordinazione della classe proletaria alla borghesia nelle colonie (alleanza con Chiang Kai Sheck, ecc.).

Per la lotta militante contro questo revisionismo marxista, l'Opposizione Russa di Sinistra, diretta dal compagno Trotsky, è stata espulsa dal Partito, imprigionata, esiliata, perseguitata e deportata. Per la loro solidarietà nella lotta per il bolscevismo, le forze  migliori di ogni partito furono espulse dall'apparato dirigente, ed uno stato demoralizzante fu stabilito nel nostro movimento.

Il partito fu costretto a seguire tutti i tortuosi zig-zag dell'apparato Stalinista, saltando ora a destra ed ora all'estrema ultra sinistra, spingendo ad ogni volgere il movimento in crisi sempre più profonde.

L'espulsione del compagno Bordiga, fondatore e dirigente del movimento comunista italiano è nello stesso tempo un simbolo di questa crisi e delle sue spregevoli manifestazioni.

Come per tutta l'Opposizione di Sinistra, la sola arma di cui usano i centristi, disputando sulla questione di principio, e violenza reazionaria, calunnia, diffamazione è la menzogna.

Già le colonne della stampa ufficiale del Partito, il Lavoratore specialmente, sono piene di oltraggiosi insulti riguardanti il compagno Bordiga e la Opposizione di Sinistra in generale.

Il tentativo da noi fatto di presentare il nostro punto di vista è stato categoricamente rifiutato. Gli Stalinisti, teoricamente impotenti, hanno sostituito il ricatto e la persecuzione alla discussione dei principi e dei problemi di tattica. Ma l'indispensabile di una tale discussione è la chiarificazione, ciò che è di estrema e assoluta necessità senza di che il partito ed il movimento rimangono ciechi.

Negli Stati Uniti questa discussione è ancora più necessaria. Il Partito è stato enormemente indebolito dalla burocrazia del centrismo. L'attività dei membri è decaduta. L'influenza del Partito nelle unioni di mestiere ed altre organizzazioni di massa è stata tagliata radicalmente. A dispetto della eccellente opportunità di sviluppo del movimento comunista in questo paese la dirigenza del Partito trascina il movimento all'indietro, da una sconfitta all'altra.

I gruppi comunisti italiani, invece di essere un formidabile strumento nelle mani dei proletari rivoluzionari, sono travagliati dalla più grande confusione e demoralizzazione. I membri dei nostri gruppi sono diminuiti e divenuti una insignificante forza senza alcun controllo sulla massa lavoratrice italiana di questo paese. La loro influenza è virtualmente nulla. L'organo ufficiale dei gruppi «Il lavoratore» cessa periodicamente di essere un settimanale ed è sulla via della rovina. La dirigenza opportunista ha condotto il movimento sul precipizio del fallimento.

E' compito del proletariato rivoluzionario, dentro e fuori del Partito, di agire prontamente e con decisione. Il movimento comunista può essere salvato dalla crisi attuale, solamente dalla ferrea volontà del proletariato comunista. La democrazia interna nel Partito deve essere ristabilita al posto del metodo burocratico. Gli insegnamenti di Marx e Lenin devono di nuovo risorgere nel nostro movimento, al posto delle teorie revisioniste della combriccola di Stalin.

L'apparato centrista deve essere spezzato e l'Opposizione di Sinistra reintegrata nel Partito. Una larga e profonda discussione, genuina, critica, deve essere iniziata invece dell'arida discussione amministrativa che si sta svolgendo attualmente.

I compagni del Partito e tutti gli altri proletari militanti devono prima di tutto sollevare una solenne protesta contro l'espulsione del compagno Bordiga. Devono chiedere, domandare ed esigere la reintegrazione dell'Opposizione di Sinistra nel partito italiano, russo ed americano ed in tutta l'Internazionale Comunista.

I comunisti italiani, espulsi dal Partito americano per la loro adesione all'Opposizione di Sinistra, sono a fianco con i combattenti della classe proletaria che ancora si trovano nelle file del Partito. La nostra compatta solidarietà varrà a salvare la completa liquidazione del movimento comunista che viene minacciato dalla frazione di destra (Gruppo Lovestone) e dal distruttivo zig-zag da destra alla estrema ultra-sinistra della dirigenza opportunista centrista (Browder, Bedacht, Alpi e compagni).

Serrate le file. Lottate per salvare il Partito Comunista!

Viva Trotsky! Viva Bordiga! Viva la Internazionale Comunista! Viva la Frazione di Sinistra!

 

Il Gruppo italiano di New York

della Frazione di Sinistra

nella Internazionale Comunista

 

 

Prometeo, n. 37, 15 settembre 1930