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archivio > Archivio sulla sinistra>Frazione della sinistra comunista italiana, (volantino), giugno 1944

aggiornato al: 09/03/2008

giugno 1944

Questo volantino del giugno 1944 è depositato all'Istituto di Storia Sociale di Amsterdam nel fondo Georg Scheuer.

Georg Scheuer, comunista austriaco nato a Vienna  nel 1915 e morto in quella città nel 1996, dopo varie peripezie di oppositore allo stalinismo (partecipò nel 1938 alla Conferenza di fondazione della IV Internazionale, ma votò contro) fu membro tra il 1943 e il 1946 dei RKD (comunisti rivoluzionari tedeschi) presenti in Francia. Questo gruppo che si batté su posizioni classiste (caratterizzazione della guerra come imperialista e della Russia come stato capitalista) fu in contatto con gli elementi della sinistra italiana presenti nel sud della Francia e da qui la presenza di questo volantino tra le carte Scheuer.

Il volantino è opera di elementi della Frazione italiana presenti nel Sud della Francia non a conoscenza della esistenza e della attività nello stesso periodo del Partito Comunista Internazionalista nel Nord dell'Italia. Le posizioni che si difendono e propugnano sono però le stesse.

Di questo volantino ci sono due versioni, la prima che porta il titolo che pubblichiamo («Frazione della Sinistra Comunista Italiana») ed un'altra intitolata invece «Sinistra Comunista d'Italia»). Numerosi gli errori di ortografia e di grammatica che abbiamo cercato di correggere.

 

 

 

Frazione della Sinistra Comunista Italiana

 

PROLETARI ITALIANI

E' ormai un anno che sotto la pressione del vostro esclusivo intervento attraverso gli scioperi e le agitazioni, tutta la struttura del regime fascista cadeva, mettendo a nudo lo stato di avanzata putrefazione, non solo del fascismo ma di tutta la società capitalista. Il vostro gesto di rivolta non fu solamente un gesto antifascista, ma una profonda manifestazione di classe, che conteneva la volontà indiscussa di finirla con la guerra imperialista e con tutti i suoi fautori, fascisti, democratici o sovietici.

Istintivamente, soli ma forti, perchè classe rivoluzionaria, voi sapeste sventare la manovra della borghesia, che con l'aiuto dei suoi vassalli, democratici, socialisti e comunisti-nazionalisti, voleva rigettarvi nel massacro al fianco del secondo blocco imperialista. Voi avete compreso che per finirla per sempre col fascismo e la guerra, bisognava abbattere il regime che aveva generato la società capitalista. Ma contro di voi si drizzarono tutti i partiti, tutti gli uomini che vi avevano di già tradito nel periodo delle epiche battaglie di classe del 1918/23 aprendo così la via alla sanguinosa dittatura fascista.

Sotto la tutela del tipico rappresentante del militarismo, Badoglio, il capitalismo italiano iniziò l'era della "Libertà" con gli arresti, le fucilazioni e lo stato d'assedio;  dal canto suo l'imperialismo "democratico" accorreva al suo soccorso, sospendendo le operazioni militari in Sicilia per permettere alla borghesia italiana, di riporvi il bavaglio e rigettarvi nella fornace della guerra.

PROLETARI

I bombardamenti massivi delle agglomerazioni di Milano e di Torino, nel momento stesso che voi eravate impegnati nella lotta contro il fascismo e la guerra è la prova schiacciante dell'unione dei due gruppi imperialisti contro la vostra volontà rivoluzionaria di classe. Ma se il capitalismo è riuscito momentaneamente a arrestare il vostro slancio rivoluzionario, egli non è pervenuto a rigettarvi nel macello imperialista. Il vostro silenzio di fronte agli appelli dei due governi, il vostro magnifico contegno di fronte alle loro lusinghe, la vostra attività disfattista, fu ed è il  migliore esempio che le masse operaie di tutti i paesi seguiranno nel prossimo domani.

Voi avete tentato di seguire il cammino tracciato da Lenin, quello di trasformare la guerra imperialista in guerra civile, diretta contro l'unico nemico che non è sui fronti militari, ma all'interno, sul fronte di classe il capitalismo.

OPERAI E CONTADINI

Il rullo compressore delle due armate imperialiste lascia dietro di sé la desolazione, la fame, la miseria e la distruzione degli unici mezzi di esistenza, il campo, l'officina. Alla distruzione dei valori sociali, il capitalismo che vi ha sempre ipocritamente predicato l'ordine, il lavoro, la famiglia, il rispetto della vita umana, fa massacrare sui fronti milioni di operai e di contadini, fa assassinare con l'aviazione decine di migliaia di donne e di fanciulli, disperde milioni di famiglie; intere regioni sono distrutte, le città rase al suolo.

Qualunque sia la forma di dominazione che la borghesia ci presenta, non importa con quale maschera l'imperialismo cerchi di coprirsi il volto, è la guerra, manifestazione ineluttabile di una società in piena decomposizione, destinata a scomparire  sotto il peso delle sue contraddizioni interne. Solo la vostra rivoluzione, la rivoluzione comunista potrà per sempre mettere fine alla miseria e al massacro delle masse lavoratrici.

PROLETARI COMUNISTI

La Russia di oggi non è più la Russia del 1918. Essa non è l'alleata del proletariato ma uno strumento in mano al capitalismo internazionale. Più nulla resta della costituzione sovietica, della rivoluzione del 17. Il diritto del culto, della proprietà privata, dell'eredità, e dell'accumulazione sono stati ristabiliti, il concetto di patria e del nazionalismo è spinto fino al misticismo, l'armata "rossa" non ha più nulla di proletario ma è un esercito come gli altri che agisce, sotto la direzione dei suoi "Marescialli" nell'interesse esclusivo del sedicente "socialismo in un solo paese", è entrata nel girone delle competizioni imperialiste, ne subisce fatalmente tutte le leggi, l'Internazionale è morta, i partiti comunisti sono divenuti il ricettacolo della più bassa e volgare espressione del nazionalismo guerriero.

L'atto ufficiale e definitivo del tradimento contro il proletariato è sanzionato con la partecipazione dei comunisti-nazionalisti ai governi Badoglio e di Bonomi. Operai, coloro che vi dicono che la "Russia fa la guerra per liberare gli altri popoli" vi tradiscono.

PROLETARI CHE AVETE ABBANDONATO LE CITTA' SOTTO LA MINACCIA DELLE RAPPRESAGLIE DEL FASCISMO.

Voi non siete dei partigiani. Gli appelli e i messaggi del generale Alexander suonano come un insulto al vostro coraggio e al vostro sacrificio di proletari.

Voi non siete dei patrioti, voi non lottate  per mantenere il potere capitalista anche se questo si nasconde sotto il manto della democrazia.

Se Mussolini è ancora in piedi è grazie al connubio del capitalismo internazionale per deviarvi dal terreno della lotta di classe, per rigettarvi sul fronte della guerra imperialista, l'odiosa forma di dominazione fascista deve sparire per sempre. Il proletariato l'aveva annientata in qualche giorno. Le sue ore sono contate, malgrado l'imbellettatura "repubblicana" e "sociale" esso disparirà con la guerra, spazzato via dall'ondata di rivolta delle masse proletaria d'Europa, stanche e disilluse da cinque anni di "civilizzazione" capitalista.

Le terribili condizioni imposte dalla guerra civile, la necessità indiscussa della vostra difesa fisica non deve farvi dimenticare che la lotta contro le camice nere e il nazismo si identifica con la lotta per l'abbattimento del regime dello stato capitalista.

PROLETARI ITALIANI,

Voi siete accerchiati da un mondo di nemici. Tutti sono d'accordo per salvare la borghesia dal disastro. Tutti operano per farvi sopportare e subire le terribili conseguenze di questo inutile macello. Il fascismo imbevuto di sangue proletario fino ai capelli, vi chiama a collaborare con esso per socializzare le officine e le aziende. Questo non è che un inganno, una volgare menzogna. La social-democrazia vi chiama a seguire i partiti e gli uomini che furono i forieri del fascismo, i responsabili della "marcia su Roma". Lo stato russo collabora coi governi di Badoglio e di Bonomi per mantenere al potere la borghesia italiana contro il proletariato.

In Italia come in tutti i paesi, la tensione degli insopprimibili contrasti di classe monta inesorabilmente. Tutti i problemi sociali del 1918 si ripropongono oggi con maggior vigore, con più forza. Al momento dove si scorgono i bagliori crepuscolari della guerra e il declino della società che la ha generata, manca il vostro partito, il partito della classe proletaria, il partito comunista internazionalista. La frazione di Sinistra che ha rotto da lungo tempo con i traditori e gli opportunisti di tutte le specie, sola è restata con voi contro la guerra, contro ogni compromesso, fedele ai principi della rivoluzione d'ottobre. Sulle basi programmatiche delle tesi di Roma, del secondo congresso del partito Comunista (Livorno 1922) la sinistra comunista vi chiama a raccolta, per unire gli sforzi per potere forgiare le armi atte a proseguire la lotta per la vostra liberazione totale. Queste armi sono: il nuovo partito comunista, la nuova internazionale. Proletari, la vostra forza di classe è invincibile. La rivoluzione proletaria è all'ordine del giorno.

ABBASSO TUTTE LE PATRIE, LA FASCISTA LA DEMOCRATICA LA SOVIETICA

ABBASSO LA GUERRA IMPERIALISTA VIVA LA RIVOLUZIONE PROLETARIA MONDIALE

VIVA IL PARTITO COMUNISTA INTERNAZIONALE.

 

Giugno 1944